Mercato auto in depressione
Continua l’andamento negativo delle vendite auto. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, infatti, a febbraio le vendite si sono fermate a 110.869 auto, il 22,6% in meno rispetto al febbraio 2021. Sommando i dati con quelli di gennaio, si nota come, nei primi due mesi dell'anno le immatricolazioni siano state 218.716: in pratica, l'Italia ha perso oltre un quinto delle immatricolazioni (-21,1%) rispetto allo stesso bimestre 2020. E così, mentre il mercato dell'Rc auto si trova sempre in salute, con tagli anche alle polizze, è l'industria automotive a segnare il passo.
Le prospettive 2022 fanno tremare
Situazione ancora peggiore se il dato di febbraio 2022 viene confrontato con quello dello stesso mese pre pandemia (febbraio 2019): in questo caso la perdita è di quasi il 38%; considerando il primo bimestre, invece, il crollo è del 36,4%.
Non è ancora tutto. C'è di peggio. Perché secondo un comunicato del Centro studi Promotor, se i dati rimangono questi per tutto il 2022, a fine anno non andremmo andrebbe oltre “un volume di immatricolazioni di 1.093.415, un livello da anni ’60 del secolo scorso”.
I malanni dell'industria auto
Il problema è che l'industria auto soffre di una serie di malanni che ne rendono debole la salute. Il covid, prima, poi la carenza di microchip, che andrà avanti per tutto il 2022: a questo aggiungiamo adesso la guerra scoppiata in Ucraina, destinata a incidere negativamente sulla domanda di auto. E, ancora, il fatto che il Governo non abbia ancora preso provvedimenti concreti per rendere operativi gli incentivi annunciati.
Unrae: il Governo emani il decreto attuativo per gli incentivi
“Nelle ultime settimane l’attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda - sottolinea in un comunicato Michele Crisci, presidente Unrae, l'associazione dei costruttori esteri operanti in Italia - Ci auguriamo che venga ricomposta al più presto la crisi internazionale e che il Governo italiano possa trovare lo spazio necessario per l’emanazione del Decreto attuativo che consenta la più rapida fruizione del fondo, sia pur ridotto a 700 milioni di euro, previsto nel recente Decreto Legge Energia, per il rifinanziamento degli incentivi”.
Timori per l'effetto Russia
Il mercato auto sconta un febbraio di depressione a livello generale. Una zona particolarmente monitorizzata è quella russa dove le immatricolazioni auto sono scese a 114.349 unità, il 4,8% in meno rispetto allo stesso mese di un anno fa.
Il dato, fornito da Aeb, l'Association of european businesses, è l'ultimo prima dell'introduzione delle sanzioni occidentali per l'invasione dell'Ucraina. Il dato di per sé non entusiasma, anzi, ma quello che fa tremare l'industria, è attendere i dati del mese di marzo, dopo l'inizio dell'invasione in Ucraina, che avrà di certo gravi ripercussioni sul mercato auto.
Avtovaz, che fa parte del gruppo Renault-Nissan ed è il primo produttore di auto in Russia, ha annunciato la sospensione dell'attività in due delle sue fabbriche a causa della mancanza di componenti importati.
(fonte assicurazione.it)