Incidenti falsi? Arriva l'archivio antifrode
Nasce l'archivio informatico integrato, uno strumento informatico d'interconnessione dati, denominato anche AIA (archivio integrato antifrode) istituito con il Regolamento recante la disciplina della banca dati sinistri, della banca dati anagrafe testimoni e della banca dati anagrafe danneggiati con l'obiettivo di contrastare le frodi nel campo degli incidenti automobilistici attraverso la simulazione degli stessi e/o l'utilizzo di falsi testimoni.
E' quanto prevede il Provvedimento 1° giugno 2016, n. 23 dell'Isvap pubblicato in Gazzetta Ufficiale 10 giugno 2016, n. 134.
Il Regolamento si applica:
a) alle imprese di assicurazione italiane autorizzate all'esercizio nel territorio della Repubblica dell'attività assicurativa nel ramo dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, anche qualora agiscano in veste di imprese designate per la liquidazione dei danni a carico del Fondo di garanzia per le vittime della strada;
b) alle imprese dell'Unione europea ed a quelle aderenti allo Spazio economico europeo abilitate all'esercizio nel territorio della Repubblica dell'attivitàassicurativa nel ramo dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore in regime di libertà di prestazione di servizi o in regime di stabilimento.
Le banche dati raccolgono i dati dei sinistri relativi ai veicoli a motore immatricolati in Italia, nonché i dati dei testimoni e dei danneggiati riferiti ai medesimi sinistri, al fine di agevolare la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti nel settore dell'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore.
Le banche dati sono organizzate in modo da consentire all'IVASS di effettuare elaborazioni statistiche, ricerche, studi ed analisi dei dati.
(fonte altalex.it)