Incidente con cane randagio, a chi chiedere il risarcimento?

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Quando si circola per strada bisogna tenere conto di tutte le eventualità che possono accadere mentre si guida, anche se ritenute meno probabili.

 

Per esempio un incidente stradale causato dall'attraversamento di un cane randagio, o di un altro animale non riconducibile ad alcun proprietario, è un evento che non va mai sottovalutato visto che le statistiche lo mettono ai primi posti tra le cause dei sinistri.

 

Meglio quindi sapere in precedenza quali sono le conseguenze in termini assicurativi in caso di  malaugurato incidente con un cane randagio.

 

Per esempio: chi paga gli eventuali danni?

 

A questa domanda risponde una recente sentenza della Corte Costituzionale, la numero 2741 del 12 febbraio 2015. La Consulta ha infatti stabilito che la responsabilità va attribuita all’Azienda Sanitaria Locale e al Comune dove è accaduto il sinistro, in quanto spetta alla Pubblica Amministrazione gestire e risolvere il problema della presenza di animali randagi per le strade della città. Pertanto la Corte ritiene pienamente legittima la richiesta di risarcimento danni alla P.A. In questo caso, ovviamente, il danneggiato deve dimostrare l’evento e l’entità dei danni dei danni subiti, anche mediante testimoni e certificati medici.

Il recupero degli animali randagi è la ratio su cui punta la sentenza della Corte Costituzionale: l’omessa prevenzione e controllo del randagismo, secondo l’orientamento sposato dalla Consulta, costituisce infatti fonte di responsabilità per l’Azienda Sanitaria Locale, per cui la pubblica amministrazione è responsabile dei danni riconducibili all’omissione dei comportamenti dovuti.

 

Viceversa, se il sinistro avviene sulla rete autostradale, spetta al gestore dell’autostrada dover risarcire i danni subiti dal conducente e non conta l’elevata velocità tenuta dallo stesso. Tocca infatti al gestore garantire in ogni caso la sicurezza della circolazione verificando l’adeguatezza delle recinzioni su tutto il tratto di sua competenza, impedendo l’accesso di animali sulla carreggiata.